mercoledì 17 settembre 2014

Rompi una starlette e trovi una sciura. Quando le luci dello spettacolo vanno spegnendosi, l'editoria familista è un'ultima spiaggia per molte, per troppe.

 La sezione di cucina non manca mai di dare le sue soddisfazioni e qualche giorno fa ha partorito il nuovo libro di Maria Monsé: "In cucina col tacco 12". 
Ve la ricordate Mariuccia nostra?
 Se aveste più o meno la mia età avrete una reminiscenza vaga della sua presenza serale nella vostra infanzia. I miei genitori che erano degli strenui oppositori dei cartoni animati serali (a causa di tali divieti ho perso più di una serie di Sailor Moon), avevano ceduto davanti a "Go-cart" questo format condotto dalla giovine Monsè, che nel loro immaginario era indubbiamente più adatto alla mia giovane mente per due motivi: c'erano i Looney Tunes e non i manga ed era in onda sulla Rai e non su Mediaset (la Rai all'epoca era ancora per alcuni indice di maggiore serietà).
 Ma il sogno dei cartoni serali durò poco, Maria Monsè ebbe infatti l'infelice idea di farsi beccare in pose di fuoco al limite dell'erotico con qualcuno e venne cacciata dalla conduzione. Quella macchia indelebile si attaccò per i miei genitori anche a "Go-cart" ed ecco quindi il rinnovato ritorno alla cena col telegiornale. 
 
Eppure, nonostante il neo removibile e lo scandalo, la Monsè ha continuato a vivacchiare in quel sottobosco dello spettacolo che di tanto in tanto fa sorgere dalle nebbie del tempo gente che si credeva ormai avviata a una promettente carriera da estetista o parrucchiera di provincia. 
 Starlette, conduttrici che hanno ballato per un solo programma, concorrenti di reality, letterine e prezzemoline animano tutto un mondo editoriale che comprende due filoni:
1) Riviste per anziani e gente dal cuore semplice (che, metto le mani avanti, grazie a mia nonna ho letto sin dalla più tenera età con grande fascino e sollazzo. Grazie ad esse sono in grado di ricostruire i legami di parentela tra tutte le casate regnanti del continente e le famiglie hollywoodiane).
2) Libri per, più o meno lo stesso target.
 Quando la stella è sul viale del tramonto, non le resta che un'arte, la peggiore per chi vorrebbe stare sotto i riflettori: la scrittura. Quella cosa che ti dà al massimo la gloria della copertina che non tutte nascono benedette parodi.
 Ma in cosa si cimentano le stelline tramontate? Chiuse le porte dei vestiti sgargianti e dei capelli cotonati, ecco giungere la sapienza che pare venga recapitata in un pacchetto apposito quando ci si sposa e si figlia: la sapienza "Angelo del focolare". Il giorno prima del concepimento esse ignorano anche solo cosa sia il latte in polvere, il giorno dopo si sentono in grado di dissertarne per ore. E visto che la pancia inibisce lo stacchetto, eccole romanticamente sedute alla loro scrivania colma di penne rosa, pronte a donarci la loro saggezza in libreria.

IL PARTO: 
I social network ce lo confermano tutti i santi giorni. 
 A meno che non abbiate un'età scolare le vostre bacheche saranno inondate di madri che vi informeranno dei progressi della pargolanza amatissima minuto per minuto. Post fotocopia che loro credono unici e interessantinissimi.
 Le prezzemoline che partoriscono sono esattamente come queste madri, solo che qualcuno le pubblica e ce le ritroviamo in libreria. Ecco starlette che ci rifilano i diari delle loro consapevoli gravidanze, momenti di serenità e intimità, il compagno che protegge, il ginecologo che segue, la scelta di partorire in casa, in acqua, in ospedale, ad Empoli, a Poggibonsi, a Parigi, vestita di rosa, col prete accanto, con la sorella, con l'aiuto di un monaco tibetano, corsi preparto sulla luna, in biblioteca, tantrici, di yoga, avvolte nella seta, nude, nei boschi, al mare ecc. ecc.
 Prendiamo Francesca Senette, col suo esilarante titolo "Cose che non mi aspettavo (quando stavo aspettando)". Probabilmente persa l'occasione di raccontarci la sua prima indimenticabile gravidanza, si butta sulla seconda, ragionando su una questione misteriosa sin dalla quarta di copertina:
 "Probabilmente, pur essendo ogni gravidanza una storia a sé, c’è un filo rosso (rosa o azzurro), una base comune, un uguale sentire che ci rende insieme deboli e fortissime, inconsolabili e agguerrite, ansiose e fatalmente atarassiche."
Domandandoci come si senta qualcuno "fatalmente atarassico", potremmo confermare alla Senette che in effetti una base comune che fa sentire le donne incinte deboli e fortissime, inconsolabili e agguerrite e via dicendo, esiste. Si chiamano ormoni.

LE FAVOLE PER I PROPRI FIGLI:
 Non capisco se dietro questo proliferare di fiabe per i propri bambini ci sia la volontà di dimostrarci che non hanno una tata confermandosi così madri amorevoli o se celano davvero la voglia di imitare la madre raccontatrice di favole, Madonna. La stessa Monsè, non riuscendo peraltro a reprimere la voglia di apparire in copertina, ha scritto una favola con protagonista sua figlia: "Perla e le meraviglie del mare", lo ha fatto Benedetta Parodi e persino suo marito Fabio Caressa, (la madre fa vivere le due figlie femmine in un mondo di fate cuoche, il padre si occupa del maschio con storie calcistiche per adulti). Ellen Hidding, l'olandese della Gialappa's è diventata una vera esperta con vari volumi di "Mamma mi racconti una storia?" ( a quanto pare ultimamente ha scoperto anche la magia delle decorazioni fiorali con "Fior fior di idee") e Cristina D'Avena che è su tutt'altro livello di notorietà, ma ha pensato bene di sconfinare anche lei con le sue adorabili "Fiabe di fata Crì". Attendo le fiabe di Belèn Rodriguez al più presto.

LA MODA E IL BON-TON: 
Rompi una starlette, trovi una sciura.
Basta vedere rappresentanti del genere mostrare la casa e i figli come un trofeo dalle pagine di "Chi", occhieggiare a Signorini e Sandro Mayer, con una gonna longuette e la torta appena sfornata sul tavolo, il figlio sorridente in grembo e il crocefisso ad ogni angolo della casa per capire che la linea di confine tra le due specie è una sola: i trentacinque anni di età e la notorietà scemata. 
 Quelle che non si adeguano e continuano a starlettare vengono quasi guardate con sospetto, il rifiuto del matrimonio con un calciatore e il conseguente spupamento vengono salutati con preoccupazione: e i figli? E il matrimonio? E i figli?
 Le numerose che si adeguano hanno invece ricchi premi in cambio: servizi fotografici e libri che dimostrino le loro capacità muliebri. C'è la Balivo che ha inaugurato un'intera collana dedicata alla sua trasmissione "Detto Fatto" in cui si occupa di vestiario, casa, galateo, annessi e connessi, e l'altra Parodi, Cristina, passata dall'odiosa posizione di gioiellino della famiglia a sorella che insegue il successo dell'altra con "Sei perfetta e non lo sai". Pare non sia nuova al genere comunque, anni fa si produsse in un'intera collana dal titolo "Il galateo moderno. Come comportarsi nel nuovo millennio"


Salto la cucina perché vi ho scritto diffusi post in cui lamento il degrado della sezione in abbondanza e con più pathos di Catone il censore. Ci è bastato fondellare "Las vegans" di Paola Maugeri, una che era una Vj fuori tempo massimo già quando facevo le medie io.

 E voi? Avete altri orrori da segnalare?

 P.s. Ah, ho sperato fino all'ultimo che fosse un'omonima, ma certe volte le starlette offuscate scrivono anche romanzi, come Cristina Chiabotto, pubblicata da Rizzoli. A questo punto preferisco l'onestà intellettuale delle poesie di Flavia Vento.

5 commenti:

  1. Ricordo con orrore di aver visto in libreria, due o tre anni fa, un libro di fiabe firmato da Maria Stella Gelmini, non rimpianta ministra dell'istruzione... Un piccolo articolo al riguardo:
    http://www.giornalettismo.com/archives/122257/il-libro-di-favole-del-ministro-gelmini/
    Giuliano

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    1. oddioooooooooo è vero, lo avevo rimosso!!

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    2. La rimozione, ovvero il meccanismo della mente per proteggere da certi orrori ;)

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  2. Me lo ripeto da tempo: il mio problema è che non ho pelo sullo stomaco e una faccia di tolla. Altrimenti farei le scarpe a Fabio Volo e anche alla Vento.

    Dal tunnel dei neutrini alle fiabe è un attimo... :->

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  3. Buondì! Mi duole segnalarlo, ma atroci strenne natalizie sono in agguato: http://www.booksblog.it/post/114602/elisabetta-gregoraci-ha-scritto-un-libro-in-italiano-forse. L'interesse delle starlette per le favole ha qualcosa di inquietante...
    Un saluto!

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